Cara zia

Cara zia

 

Cara zia,

volevo dire solo qualche parola per salutarti.

L’altro ieri Giuseppe mi ha detto di non averti mai vista triste.

Ho così iniziato a cercare nella memoria immagini di te malinconica, ma non ne ho trovate.

In compenso mi sono arrivate immagini che poi ho ritrovato descritte così bene in una delle tue poesia.

“Storditemi di chiacchiere”

“statemi attorno contenti,

“trascinatemi con voi ilari!”

Forse volevi che ti facessimo quell’effetto che facevi a noi.

Si perché questo era ciò che producevi quando arrivavi a casa: un ciclone di energia, a partire da quel timbro di voce, quelle movenze rapide, quelle sentenze apparentemente sicure, quella confusione positiva che generavi.

Ma l’energia si manifestava anche nei pensieri che avevi sempre per ognuno di noi: la Gazzetta a Michele, i giornali a Cristina, il medico per Aldo, la ginnastica per Gabriele e Emma, e poi la compagnia ad Andrea, il regalo con Sergio.

Ti sei spesa, zia, e noi l’abbiamo sentito.

Non sei stata una zia qualunque, ma un punto di riferimento solido, certo, sempre presente.

Un riferimento così sicuro che non avevamo preso in considerazione che un giorno sarebbe potuto mancare.

Che brutto scherzo ci hai fatto.

Ora per provare a consolarci e cercare un senso a quanto è successo, provo a immaginarti così come ti descrivi in questa tua poesia e spero che dove andrai, potrai trovare una nuova serenità in cui la tua energia si trasforma in quiete.

Ti dedico la tua poesia affinchè tutti possano sapere che scrivevi versi bellissimi.

 

Ci mancherai!

 

RIPOSO DELL’ANIMA

 

Questa quiete così ambita

Vissuta come un dono inaspettato

Cresce come un Natale della mia anima

 

Simile al dolce movimento

Di una sedia a dondolo

Nel caldo tepore

Di una casa amata

Avvolta in zucchero filato

Mi godo questa meta

Consapevolmente raggiunta

 

Buon riposo zia!